Foto archivio Gianfranco Gribaudo

Gualtiero (Walter) Fulcheri

(1932-2012)

Assistente segretario generale delle Nazioni Unite - Coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per l’Iraq

Una vita ricca ed operosa

Gualtiero Fulcheri, coordinatore dell’assistenza umanitaria delle Nazioni Unite in Bangladesh, Somalia ed Iraq all'indomani di gravi conflitti, nasce a Torino il 19 giugno 1932 da una famiglia di origini cuneesi (Monchiero). Mentre frequenta l’Università di Torino entra a far parte del Movimento studentesco per l'organizzazione internazionale (MSOI), la sezione studentesca della Società Italiana per l’organizzazione internazionale (SIOI), una delle associazioni internazionaliste attive in un continente che si stava riprendendo dal nazionalismo e dalla guerra. Diventa rapidamente un leader studentesco nazionale e internazionale ed è eletto Segretario generale del Movimento internazionale giovanile e studentesco per le Nazioni Unite (ISMUN). Si laurea in Scienze politiche a Torino nel 1958.

Fulcheri inizia la sua carriera nelle Nazioni Unite nel 1960, quando studia per un dottorato in relazioni internazionali alla Columbia University di New York grazie a una borsa di studio Fulbright. Il suo primo incarico (1960-1961) è all’ufficio del personale. Quando scoppia la crisi in Congo, Fulcheri serve (1961-1964) nell’Operazione delle Nazioni Unite in Congo, con base a Kinshasa, come assistente del Rappresentante speciale del Segretario generale. “Quando incontrai il capo dell'amministrazione dell'Onu a Léopoldville”, ricorderà Fulcheri, che era alto più di un metro e ottanta, “mi guardò dalla testa ai piedi per decidere se doveva ordinare una bara speciale.” Nessuna bara è necessaria, e nel 1964 Fulcheri passa al recentemente creato Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), dove serve come vice Rappresentante residente in Giordania (1967-1969).

Per due anni (1969-1971) Fulcheri è alla Banca Mondiale a Washington, come Loan Officer nel dipartimento dell’Africa orientale. Dopo la guerra che conduce all’indipendenza dal Bangladesh è Capo delle Operazioni di soccorso delle Nazioni Unite in Bangladesh (1971-1972), coordinando l’assistenza a una popolazione colpita dalla guerra, da un ciclone e dalle inondazioni. Quando gli si dice che una compagnia svedese ha inviato una grossa partita di reggiseni (deducibile dalle tasse) per aiutare i rifugiati affamati, decide di metterli a frutto tagliando i reggiseni a metà e usando le coppe per misurare e distribuire il riso. Le Nazioni Unite utilizzano ripetutamente la sua esperienza nel coordinamento di complesse operazioni di soccorso. Nel 1992 è Coordinatore umanitario in Iraq per il recentemente creato Dipartimento per gli affari umanitari delle Nazioni Unite. Nel 1993 è Coordinatore umanitario per la Somalia.

L’amore di Fulcheri per il mondo arabo si sviluppa come Rappresentante residente dell’UNDP ad Algeri (dal 1972) e Beirut (negli anni '90), e come capo dell’Ufficio regionale per gli stati arabi dell’UNDP, interrotto da un periodo di quattro anni all’UNESCO a Parigi. Ad Algeri adotta un bambino, Mourad Belkas, che molti anni dopo gli darà tre adorati nipotini.

Un intervento di bypass nel 1994, a seguito di un infarto, non lo rallenta. Nell'agosto 1996, il Segretario generale dell’Onu Boutros Boutros-Ghali lo nomina Coordinatore umanitario in Iraq, con il grado di Assistente segretario generale. Fulcheri dirige un team di circa 150 persone che distribuiscono aiuti umanitari agli oltre 2 milioni di iracheni che sono totalmente dipendenti dalle razioni alimentari. Allarmato dalla situazione, nel settembre 1996 dice alla CNN che “l’Iraq aveva un’ottima assistenza sanitaria, ma non è più così. Le statistiche dimostrano che la situazione sanitaria è adesso simile a quella di alcuni paesi subsahariani”. Nel dicembre 1996 dice al New York Times che le razioni alimentari giornaliere non sono molto di più di quello che il Programma alimentare mondiale fornisce ai rifugiati. Fulcheri presta servizio in Iraq fino al febbraio 1997, quando gli succede l’amico Staffan de Mistura.

Intanto Fulcheri serve come membro del Consiglio direttivo dell’Associazione degli ex funzionari internazionali (AFICS) e, dal 1983 al 1992, come rappresentante dello staff al Consiglio direttivo del Fondo pensioni del personale delle Nazioni Unite, difendendo con forza gli interessi dei suoi colleghi.

Dopo aver lasciato le Nazioni Unite, Fulcheri divide il suo tempo fra New York e la città medievale provenzale di Pernes-les-Fontaines, tenendosi in contatto con amici e colleghi di tutto il mondo e animando incontri e riunioni. Fulcheri muore di infarto in alto sopra l'Oceano Atlantico il 29 marzo 2012, in viaggio da New York a Pernes-les-Fontaines. Riposa nel cimitero di Pernes-les-Fontaines. A lui è dedicata una borsa di studio del programma di Master in diritti umani e gestione dei conflitti alla Scuola di Sant’Anna a Pisa.

Un raconteur nato che catturava l’attenzione alle conferenze sugli affari internazionali come alle cene con amici, Fulcheri fu un umanista e uno scettico pieno di speranza con un forte senso dello humor. Fulcheri è stato un mentore e un maestro, e ha formato molti giovani professionisti dello sviluppo e degli aiuti umanitari che hanno beneficiato del suo esempio, dei suoi consigli e della sua generosità. Il suo esempio di una vita dedicata allo sviluppo, la sua empatia e compassione e la sua devozione al benessere degli altri sono ricordati dai molti di cui ha toccato la vita.

 

A cura del dott. Edoardo Bellando