Giorgio Cansacchi di Amelia

(1905-1987)

Professore ordinario di diritto internazionale nell’Università degli Studi di Torino

Una vita ricca ed operosa

Giorgio Prospero Cansacchi di Amelia nasce a Pinerolo il 24 giugno 1905, da una famiglia di antica nobiltà umbra. La famiglia Cansacchi è registrata nel Libro d’oro della Consulta Araldica del Regno d’Italia (ora depositato presso l’Archivio Centrale dello Stato) con i titoli di nobile di Amelia, conte e barone di Sant’Angelo di Castelnuovo (titolo concesso a Giorgio Cansacchi dal re Umberto II, nel 1963). Il padre, Carlo, è un generale di cavalleria.

Nel 1925 viene arruolato quale Allievo Ufficiale di complemento d’artiglieria, presso la Scuola di Corpo d’Armata di Torino. Lo stesso anno viene nominato sergente e posto in congedo. Richiamato nel 1928, viene promosso Sottotenente e inviato a prestare servizio di prima nomina presso il V Reggimento di artiglieria da campagna, con sede alla Venaria Reale. Alla fine del 1928 viene nuovamente posto in congedo, posizione in cui rimane fino al 1939. Transita, quindi, nel Corpo militari in congedo della Giustizia militare e viene poi richiamato in servizio, con funzioni di cancelliere, presso il Tribunale militare di La Spezia, incarico che svolge fino al 1941. Dopo la guerra, infine, nel 1954 viene nominato Capitano.

Nel 1927 consegue la laurea in Giurisprudenza e nel 1929 quella in Scienze politiche e amministrative, all’Università di Torino.

Nel 1929 pubblica la sua prima monografia, Il Papa e la Società delle Nazioni, realizzata partendo dalla tesi di laurea.

Avvocato, esercita dapprima la professione forense. nel 1931 viene ammesso al patrocinio davanti alla Corte d’Appello di Torino e nel 1934 a quello presso la Suprema Corte di Cassazione.

La sua vera vocazione, tuttavia, è quella accademica. Nel 1937 frequenta il corso all’Accademia di diritto internazionale dell’Aja, diviene libero docente in Diritto internazionale e inizia il tradizionale percorso che conduce alla cattedra universitaria.

Nel 1938-39 è professore incaricato all’Università di Camerino e già l’anno successivo partecipa con successo al concorso per il posto di professore straordinario indetto dall’Università di Catania. Nell’anno accademico 1940-41 è straordinario all’Università di Macerata e dal 1942 diventa professore ordinario nell’Università di Modena.

Nel 1945 è chiamato a Torino, come professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico nella Facoltà di Economia e Commercio. Dal 1948 al 1962 è Preside della stessa Facoltà.

Influente membro del Senato Accademico, dal 1950 al 1972 è Pro-Rettore dell’Università di Torino. Nell’anno accademico 1971-72, in conseguenza della grave crisi che ha investito l’Università di Torino, dirige l’Ateneo con funzioni di Rettore.

Intanto, nel 1962 è stato chiamato dalla Facoltà di Giurisprudenza come professore ordinario di Diritto internazionale. Già dal 1951 al 1957 aveva retto la cattedra che era stata di Giuseppe Ottolenghi, in qualità di supplente di Alessandro Passerin d’Entrèves, docente all’Università di Oxford, e dal 1957 al 1962 era stato professore incaricato. Accanto all’insegnamento costante della sua materia, il Diritto internazionale, dal 1956 al 1969 tiene anche per incarico il corso di Storia dei trattati e politica internazionale. Cansacchi ha sempre avuto passione per la storia, e si dedica a quella dei trattati con grande passione. Da quel corso scaturirà un volume molto apprezzato, dedicato ai “principi informatori delle relazioni internazionali”.

Dal 1952 al 1975 è docente di Diritto pubblico e diritto internazionale bellico alla Scuola d’Applicazione d’Arma dell’Esercito. In quegli anni, la formazione degli ufficiali dell’Esercito comporta – come ancora adesso – un biennio da allievi all’Accademia militare, a Modena, e poi un triennio “di applicazione” a Torino. Gli insegnamenti militari sono integrati da alcuni corsi universitari, tenuti da docenti dell’Ateneo torinese. Cansacchi, figlio di un generale di cavalleria, si trova molto bene a Palazzo dell’Arsenale, e in quella Scuola insegna dunque per oltre vent’anni. Gli succederà l’allievo professor Alessandro Marazzi. Dopo una prima modifica degli ordinamenti della formazione militare, i corsi di diritto internazionale saranno tenuti dal professor Giuseppe Porro e dalla professoressa Silvia Cantoni, nell’ambito dei corsi di laurea in Scienze strategiche. Sarà poi l’ultimo allievo di Cansacchi, Edoardo Greppi, ad assumere nel 2016 la responsabilità della presidenza della Scuola Universitaria Interdipartimentale di Scienze Strategiche (SUISS) dell’Ateneo torinese, continuando l’impegno dei suoi maestri Giorgio Cansacchi e Alessandro Marazzi.

Fuori ruolo dal 1975, tiene ancora un corso libero parificato di Diritto internazionale, fino al collocamento a riposo nel 1980. Con decreto del presidente della Repubblica del 28 settembre 1981 viene, quindi, nominato professore emerito.

Per due volte è chiamato a tenere un corso all’Accademia di diritto internazionale dell’Aja (nel 1953 e nel 1970 (v. infra)).

Nel 1967 diviene membro associato e nel 1979 membro dell’Institut de droit international, la prestigiosa istituzione degli internazionalisti, fondata e presieduta all’origine da Pasquale Stanislao Mancini, primo titolare della cattedra torinese dal 1851. Fa anche parte dell’Istituto italiano di diritto internazionale, dell’Istituto italiano di studi legislativi, della sezione italiana dell’International Law Association, ed è socio corrispondente dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere (dal 1969). È socio corrispondente (1956) e poi socio (1974), nella classe di Scienze morali storiche e filologiche, dell’Accademia delle Scienze di Torino, fondata da Re Vittorio Amedeo III nel 1783 come Accademia Reale.

E' anche presidente della Consulta giuridica del Sovrano Militare Ordine di Malta, il soggetto di diritto internazionale cui Cansacchi dedica diversi studi.

E' membro della Commissione Araldico-Genealogica per il Piemonte del Corpo della Nobiltà Italiana, dal 1959 al 1973.

Nel 1947 è tra i fondatori della Sezione Piemonte della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI), della quale è dapprima Segretario (dal 1958) e Vice-Presidente (dal 1972), e poi Presidente (dal 1980).

Per diversi anni è membro della Giunta provinciale amministrativa, e fa parte di numerose commissioni.

E' membro del Consiglio d’Amministrazione della Società Reale Mutua di Assicurazioni e di altre importanti Società e Istituzioni.

E' insignito della Medaglia d'oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte (1959). è Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1983). Gran Croce di Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta (1983). Gran Croce al Merito Melitense con placca e fascia (1961). Commendatore dell'Ordine al Merito Civile di Spagna (1954). Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1971). Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia. Ufficiale dell'Ordine Coloniale della Stella d'Italia (1940). Muore a Torino il 19 ottobre 1987.

I suoi allievi sono Alessandro Marazzi, Andrea Comba, Giuseppe Coscia ed Edoardo Greppi.

Sposato nel 1929 con Eleonora Bertea, ha una figlia, Maria. Rimasto vedovo molto giovane nel 1939, nel 1944 sposa Clarita Borgnini Santi, dalla quale ha altri due figli, Elisabetta e Stefano.

 

Lo studioso e la sua importante produzione scientifica 

«Cansacchi era un giurista attento, concreto ed operoso…». Così scriveva il professor Riccardo Monaco (Giorgio Cansacchi, in Rivista di diritto internazionale, 1988, p. 115), all’epoca emerito dell’Università di Roma “La Sapienza” e Segretario Generale della SIOI. Di Cansacchi colpisce, infatti, la vastità e la varietà degli interessi e della produzione scientifica, che si snoda dal diritto internazionale privato a quello pubblico, con articoli, monografie e manuali pensati ed esplicitamente destinati agli studenti.

Dai suoi scritti emergono evidenti due grandi pregi: la versatilità, indice della curiosità intellettuale dell’autore e dell’inesausta ricerca, e la chiarezza con la quale sviluppa i ragionamenti più complessi. Queste qualità valgono a rendere le sue opere, in particolare quelle indirizzate all’università, un modello di ottima didattica per semplicità e completezza. Cansacchi scrive "…la mia prosa non vuole, infatti, ammantarsi di schemi astratti, spesso disattesi dalla pratica dei governi, ma piuttosto essere la riproduzione fedele del diritto positivo, cioè della realtà attuale del fenomeno giuridico internazionale." (Istituzioni di diritto internazionale pubblico, Torino, 1979, VI ed., p. 4).

La prima pubblicazione di Giorgio Cansacchi, che ha origine dalla tesi di laurea, risale al 1929 e affronta il rapporto tra il Papa e la Società delle Nazioni. La Santa Sede sarà poi ancora materia di due lavori, uno del 1955 sulla continuità di questa come soggetto di diritto (La continuità dello Stato Pontificio, in Comunicazioni e studi, 1955), l’altro del 1965 sulle relazioni tra il Pontefice e l’ONU (Il Papa e l’Organizzazione delle Nazioni Unite, in Diritto internazionale, 1965).

Nel 1936 pubblica una monografia su L’occupazione dei mari costieri. Nel 1936 vede anche la luce il primo intervento sull’Ordine di Malta, argomento al Cansacchi molto caro (La personalità internazionale del S. M. O. Gerosolimitano detto di Malta, in Il diritto ecclesiastico, 1936), preceduto da uno scritto suL’Ordine di Malta e le sue commende familiari nell’ordinamento giuridico italiano (in Temi Emiliana, 1935). In argomento seguiranno altri scritti:Il diritto di legazione dell’Ordine di Malta, in Diritto internazionale, 1941. “Lo status dell’Ordine di Malta sul fondamento della sentenza cardinalizia del 24 gennaio 1953, in Il diritto ecclesiastico, 1953. “Le emissioni postali dell’Ordine di Malta e delle organizzazioni internazionali, in Diritto internazionale, 1968. “L’Ordine di Malta nella recente giurisprudenza italiana, in Giurisprudenza italiana, 1981. “L’Ordine di Malta soggetto primario di diritto internazionale, in Studi in memoria di Giancarlo Venturini, Milano, 1984. Il costante interesse mostrato al tema della soggettività internazionale di questo ente gli varrà la nomina a Presidente della Consulta giuridica dell’Ordine di Malta.

Nel 1938 pubblica un ampio lavoro suLe relazioni familiari fra soggetti di diversa cittadinanza e la determinazione della loro legge regolatrice”.

Nel periodo della seconda guerra mondiale pubblica due monografie sulle presunzioni in diritto internazionale (1939) e sulla notificazione internazionale come atto unilaterale (1943). È del 1939 anche un’importante opera sull’adattamento delle norme straniere (Scelta e adattamento delle norme straniere richiamate), argomento controverso e impervio che, però, stimola la curiosità intellettuale del giurista che gli dedica approfondimenti e studi. Questi lavori, che si segnalano per il rigoroso impianto sistematico, valgono a farlo notare come autore attento e completo, e fanno sì che la prestigiosa Academie de droit international de La Haye lo chiami nel 1953 a tenere un corso in argomento (Le choix et l’adaptation de la règle étrangère dans le conflit de lois).

Un altro campo che attira l’attenzione del Cansacchi è quello della continuità e dell'identità degli Stati nell’ordinamento internazionale. Molte sono le opere sull’argomento, tra cui ricordiamoRealtà e finzione nell’identità degli Stati (in Comunicazioni e studi, 1952), La continuità dello Stato pontificio (1955), eLa sopravvivenza dell’ordinamento giuridico antecedente in territorio annesso (in Studi in onore di T. Perassi, Milano, 1957). Il costante approfondimento e il valore delle sue analisi convincono l’Accademia de L’Aja a richiamarlo per tenere un secondo corso, definito da Monaco "…originale e denso…", nel 1970 (Identitè et continuitè des sujets internationaux).

Cansacchi ha anche la caratteristica di essere molto attento e vigile agli sviluppi storico-politici e ai loro riflessi nel diritto. Infatti si occupa molto, ad esempio, delle Comunità che sorgono in Europa (Les éléments fédéraux de la Communauté économique du charbon et de l’acier (CECA), in Mélanges G. Gidel, 1956. Sulle essenziali caratteristiche giuridiche della Comunità Economica Europea, in Il diritto dell’economia, 1957. Il futuro Trattato di fusione delle tre Comunità economiche europee, in Diritto internazionale, 1970. La competenza giurisdizionale «internazionale» nell’ambito della Comunità economica europea, in Rivista di diritto internazionale privato e processuale, 1973. La cittadinanza comunitaria e i diritti fondamentali dell’uomo, in Studi in onore di Giuseppe Sperduti, Milano, 1984).

Un altro ambito di interesse, che coltiva in numerosi scritti, è quello dell’araldica, dei titoli nobiliari (uso, cognomizzazione dei predicati, stemmi), argomenti dei quali è stato un grande e riconosciuto esperto. Il primo di questi studi è una monografia del 1935, Lo statuto nobiliare italiano e il diritto internazionale (Pinerolo, 1935). SeguonoGiudizio contenzioso in tema di aggiunzione di predicati, in Giurisprudenza Italiana, 1951. “La cognomizzazione dei predicati nobiliari e la loro tutela giurisdizionale, in Giurisprudenza italiana, 1954. “I titoli nobiliari nell’ambito dello stato civile, Madrid, 1955. Consulta araldica, in Novissimo Digesto italiano, 1959. “Considerazioni sull’uso degli stemmi come marchi industriali, in Il Diritto dell’economia, 1962. “Araldica, in Digesto, Torino, 1987.

Un posto particolare e importante fra le principali opere della copiosa produzione scientifica del professore torinese occupano i testi scritti per l’università, che rappresentano un modello di chiarezza e di efficacia didattica. Il corso di diritto internazionale si avvale del manuale Istituzioni di diritto internazionale pubblico (Giappichelli, Torino, 1956) che arriverà a sei edizioni, fino alla fine della carriera del professore (1979, VI edizione) e dell’agile Nozioni di diritto bellico, pubblicato nel 1953 e arrivato a una sesta edizione nel 1973. Sul manuale di Istituzioni si sono formate generazioni di studenti universitari e sul testo di diritto bellico, oltre agli studenti universitari anche gli ufficiali allievi della Scuola di Applicazione. Fedele anche al diritto internazionale privato, nel 1971 pubblica un volume di Nozioni di diritto processuale civile internazionale.

Riguardo all’insegnamento di Storia dei trattati e politica internazionale, Cansacchi pubblica un volume intitolato I principi informatori delle relazioni internazionali, che nasce da una trascrizione delle sue lezioni, per poi trasformarsi in un’opera organica molto bella, di grande respiro culturale. L’amicizia con il professor Riccardo Monaco e l’impegno nell’insegnamento del diritto pubblico nella Facoltà di Economia e Commercio di Torino danno vita a due volumi sulla costituzione italiana (La nuova Costituzione italiana, Torino, 1948, e poi fino a una quinta edizione nel 1957) e sull’ordinamento statale (Lo Stato e il suo ordinamento giuridico, Torino, 1953, e poi fino a una quinta edizione, nel 1962). La grande passione civile che anima Cansacchi lo porta anche (come Norberto Bobbio e altri colleghi) a scrivere testi di educazione civica per le scuole secondarie.

Sono numerosissime anche le voci enciclopediche, che le direzioni del Novissimo digesto italiano, dell’Enciclopedia del diritto e dell’Enciclopedia forense gli chiedono di redigere. Tra queste meritano di essere ricordate quelle sulla successione fra Stati, sullo Stato (diritto internazionale), sull’U.E.O. (Unione Europea Occidentale), sulla riparazione internazionale, sul Parlamento europeo, e ancora su Amministrazione fiduciaria, guerra, blocco bellico, confisca, debellatio, illecito internazionale, mare, mare territoriale, neutralità, occupazione militare, pace, protettorato.

Il professor Monaco conclude il citato ricordo per la Rivista di diritto internazionale tratteggiando i caratteri dell’uomo: “In Cansacchi si riconosceva il vero signore, nello stile, nel comportamento e nei modi. Sensibile, corretto, leale, naturalmente semplice d’animo, pacato ed equilibrato, invitava alla confidenza ed alla mutua comprensione coloro che avevano la ventura di operare o di stare con lui. Ne possono testimoniare i colleghi e gli innumerevoli allievi che ebbero dimestichezza con lui”.

 

Principali opere

 

Monografie

Il Papa e la Società delle Nazioni, Torino, F.lli Bocca, 1929.

Scelta e adattamento delle norme straniere richiamate, Torino, Istituto Giuridico della R. Università, 1929.

Lo statuto nobiliare italiano e il diritto internazionale, Pinerolo, Libreria editrice Pietro Tajo, 1935.

L’occupazione dei mari costieri, Torino, Giappichelli, 1936.

La devoluzione dei beni vacanti allo Stato e la sfera di applicazione del diritto privato, Napoli, Jovene, 1939.

Le presunzioni nel diritto internazionale. Contributo allo studio della prova nel processo internazionale, Napoli, Jovene, 1939.

La notificazione internazionale, Milano, Ispi, 1943.

(con R. Monaco) Corso di diritto pubblico, V ed., Torino, Giappichelli, 1947.

Elementi di legislazione scolastica con particolare riguardo all’istruzione elementare, Torino, Gheroni, 1955.

I titoli nobiliari nell’ambito dello stato civile, Madrid, Instituto Internacional de Genealogia y Heraldica, 1955.

(con R. Monaco) La nuova Costituzione italiana, VII ed., Torino, Giappichelli, 1957.

(con R. Monaco), Lo Stato ed il suo ordinamento giuridico: Istituzioni di diritto pubblico, IX ed., Torino, Giappichelli, 1962.

Storia dei trattati e politica internazionale: I principi informatori delle relazioni internazionali, TorinoGiappichelli, 1965.

Nozioni di diritto internazionale bellico, Torino, Giappichelli, 1968.

I principi informatori delle relazioni internazionali: Storia dei trattati e politica internazionale, Torino, Giappichelli, 1969.

(con G. Ferroglio) Corso di istituzioni di diritto pubblico, IV ed., Torino, Giappichelli, 1979.

(con A. Marazzi) Istituzioni di diritto internazionale pubblico, VI ed., Torino, GIappichelli, 1979.

Sovranità e diritti sovrani, Milano, Giuffrè, 1987

 

Saggi e articoli in periodici

Competenza dell’autorità giudiziaria italiana ed immunità giurisdizionale circa un rapporto di impiego riferibile ad un soggetto di diritto internazionalein Massimario di Giurisprudenza del lavoro, 1934.

L’Ordine di Malta e le sue commende familiari nell’ordinamento giuridico italianoin Temi Emiliana, 1935.

La personalità internazionale del Sovrano Ordine Militare di Malta, in Il diritto ecclesiastico, 1936.

Le relazioni familiari tra soggetti di diversa cittadinanzain Annali Facoltà giuridica Università di Camerino, 1936.

Il contratto di impiego privato nel diritto internazionale privato italianoin Rivista del lavoro, 1937.

Il primo triennio di applicazione giurisprudenziale della Convenzione italo-svizzera 3.11.1933in Rivista di diritto matrimoniale, 1937.

Funzione certificatrice esplicata del procuratore legale italiano all’estero e questioni sulla sua validitàin Rivista di diritto internazionale, 1938.

Le relazioni famigliari fra soggetti di diversa cittadinanza e la determinazione della loro legge regolatricein Annali della Facoltà giuridica dell'Università di camerino, 1938.

L’extraterritorialità dell’Arcibasilica Lateranense e questioni relative alla competenza giurisdizionale italianain Massimario di Giurisprudenza del lavoro, 1938.

Le presunzioni nel diritto internazionale, in Annali Facoltà giuridica Università di Camerino, 1939.

L’interpretazione dottrinaria e giurisprudenziale degli Accordi di Roma del 06.IV.1922in Rivista di diritto internazionale, 1939.

Scelta e adattamento delle norme straniere richiamate, in Memorie dell’Istituto giuridico dell’Università di Torino, 1939.

“Gli stranieri, i contratti collettivi di lavoro e l’inquadramento sindacale in Italiain Diritto del lavoro, 1939.

Il concetto di ente pubblico nell’art. 1 n.4 R.D. 21 maggio 1934 n. 1073in Massimario di Giurisprudenza del lavoro, 1939.

Se gli stranieri possano essere destinatari delle norme portate dai contratti collettivi di lavoro, in Diritto del lavoro, 1939.

Deferibilità del giuramento decisorio agli organi di Stati stranieriin Foro italiano, 1940.

I poteri del giudice internazionale rispetto alla risoluzione della questione di dirittoin Jus Gentium, 1940.

La legge bancaria tedesca 30 agosto 1924 e la sua applicazione in Italiain Rivista di diritto privato, 1940.

L’unione dell’Albania con l’Italiain Rivista di diritto internazionale, 1940.

Riflessi penalistici del Trattato Lateranensein Quaderni de “La Corte d’Assise”, 1940.

Il diritto di legazione dell’Ordine di Malta, in Diritto internazionale, 1941.

La luogotenenza generale in Albania, in Jus, 1941.

Osservazioni alla rassegna di giurisprudenza italiana di diritto internazionale privato Anno 1939in Giurisprudenza comparata di diritto internazionale privato, 1942.

Giudizio di delibazione e frode processualein Giurisprudenza comparata di diritto internazionale privato, 1943.

Note e osservazioni alla rassegna di giurisprudenza belga in materia di diritto internazionale privato Anni 1938/1941in Giurisprudenza comparata di diritto internazionale privato, 1943.

Osservazioni alla rassegna di giurisprudenza Jugoslava in materia di diritto internazionale privato Anni 1932/1938in Giurisprudenza comparata di diritto internazionale privato, 1943.

Dichiarazioni recettizie e non recettizie in diritto internazionalein Archivio giuridico, 1944.

Le banche agenti ed aggregate, in Moneta e credito, 1949.

Il riconoscimento delle sentenze emesse nella zona “A” del territorio libero di Triestein Rivista trimestrale di diritto e procedura civile, 1950.

La “Risurrezione” della Cecoslovacchia, in Giurisprudenza italiana, 1950.

L’efficacia delle sentenze penali anglo-americane in seguito alla cessazione del regime armistizialein Foro padano, 1950.

Proposte concrete per una nuova legge, in Rivista trimestrale di diritto e procedura civile, 1950.

Radicale trasformazione del fondo e sua incompatibilità con la continuazione del contratto agrario in corsoin Foro padano, 1950.

Giudizio contenzioso in tema di aggiunzione di predicati, in Giurisprudenza Italiana 1951.

La delibazione delle sentenze estere di annullamento e di divorzio nella recente giurisprudenza italiana, in Foro Padano, 1951.

La resurrezione dell’Austria, in Rassegna di diritto pubblico, 1951.

Le due zone del territorio libero di Trieste e il giudizio di delibazionein Giurisprudenza italiana, 1951.

L’occupazione germanica nella “zona d’operazioni delle Prealpi” ed i suoi effetti nell’ordinamento giuridico italiano, in Foro Padano, 1951.

Reparto militare italiano al servizio del governo militare anglo-americanoin Giurisprudenza italiana, 1951.

Annullamento di annessione e consequenziale annullamento di cittadinanzain Giurisprudenza italiana, 1952.

Esenzione fiscale ed occupazione bellicain Giurisprudenza italiana, 1952.

“L’évolution depuis 1945 du droit italien en matière de reconnaissance et d’exécution des décisions étrangères d’annulation de mariage et de divorce, in Revue critique de droit international privé, 1952 .

Responsabilità dello Stato italiano e situazione armistiziale, in Foro padano, 1952.

Il potere dello Stato occupante di modificare l’organizzazione giudiziaria in territorio occupatoin Archivio penale, 1953.

Le choix et l’adaptation de la règle étrangère dans le conflit des lois, in Recueil des cours de l’Académie de droit internationale de La Haye, 1953.

Realtà e finzione nell’identità degli Statiin Comunicazioni e studi del diritto internazionale e straniero dell’Università di Milano, 1953. 

Apolidia e accertamento giudiziario della medesimain Giurisprudenza italiana, 1954.

Immunità giurisdizionale di Stato estero e riconoscimento del carattere pubblicistico dell’attività esplicata da tale Stato per parte dello Stato del foroin Giurisprudenza italiana, 1954.

La cognomizzazione dei predicati nobiliari e la loro tutela giurisdizionale, in Giurisprudenza italiana, 1954.

La NATO e la giurisdizione italianain Giurisprudenza italiana, 1954.

L’immunità giurisdizionale dell’Ordine di Maltain Giurisprudenza italiana, 1954.

Sullo “Stato di appartenenza” dei comandi giuridici nei trasferimenti territoriali, in Rivista di diritto internazionale, 1954.

Adozione estera ed ordine interno pubblicoin Giurisprudenza italiana, 1955.

Il fatto economico nell’ordinamento interno ed internazionale, in Il diritto dell’economia, 1955.

La continuità dello Stato pontificio, in Comunicazioni e studi del diritto internazionale e straniero dell’Università di Milano, 1955.

La soggettività internazionale dell’Ordine di Malta in una recente sentenza ecclesiasticain Rivista di diritto internazionale, 1955.

The choice and adaptation of foreign law in the conflict of law, in Recueil des Cours de l’Académie de droit internationale de La Haye, 1955.

Il contratto di impiego dei dipendenti di enti internazionali, in Il diritto dell’economia, 1956.

Inefficacia extraterritoriale delle confische di marchi d’azienda operate da leggi nazionalizzatici, in Rivista di diritto commerciale, 1956.

L’immunità giurisdizionale degli appartenenti alle forze militari straniere ed immunità giurisdizionale dello Stato della bandiera, in Giurisprudenza Italiana, 1956.

Qualificazione dei fatti e qualificazione di norme, in Rivista di diritto civile, 1956.

L’insegnamento del diritto dell’economia, in Il diritto dell’economia, 1957.

Sulle essenziali caratteristiche giuridiche della Comunità Economica Europeain Il diritto dell’economia, 1957.

I termini giuridici e politici della controversia di Suezin Oriente moderno, 1957.

Le nazionalizzazioni delle società commerciali nei Paesi a regime comunista e la loro rilevanza negli ordinamenti degli Stati capitalistici, in Il diritto dell’economia, 1957.

Le attuali rivendicazioni internazionali in tema di piattaforma continentale, in Il diritto dell’economia, 1958.

A proposito della proposta fondazione di una “Scienza della legislazione”in Il diritto dell’economia, 1960.

Impegni internazionali ed autonomia regionale, in Giurisprudenza Italiana, 1960.

L’esenzione degli Israeliti italiani dall’imposta straordinaria sul patrimonio in base all’art. 78 n. 6 e 9 del Trattato di pace 10 febbraio 1947, in Diritto e pratica tributaria, 1960.

Osservazioni sul progetto di legge in tema di cittadinanza, in Rivista di diritto internazionale, 1960.

Le comunità sopranazionaliin Annali Facoltà Giuridica Università di Camerino, 1961.

Le imprese comuni nell’ambito della Comunità Europea dell’energia atomica, in Il diritto dell’economia, 1961.

Le licenze di vendita dei magazzini a prezzo unico, dei supermarkets e degli spacci di vendita a self-servicein Il diritto dell’economia, 1961.

Considerazioni sull’uso degli stemmi come marchi industrialiin Il Diritto dell’economia, 1962.

Il problema della validità dei matrimoni cattolici contratti all’estero, in Diritto dell’economia, 1963.

L’infortunio sul lavoro del cittadino italiano all’estero, in Il diritto dell’economia, 1963.

Sull’estradizione di un apolide residente in Italia in base alla Convenzione di estradizione italo-statunitense del 23 marzo 1868 ampliata con scambio di nota 16 aprile 1946, in Giurisprudenza Italiana, 1963.

Gli investimenti esteri nella comunità internazionale attuale, in Il diritto dell’economia, 1964.

Il Papa e l’Organizzazione delle Nazioni Unite, in Diritto internazionale (ISPI), 1965.

Ancora in tema di cognomizzazione dei predicati nobiliari, in Giurisprudenza italiana, 1966.

Luci e ombre nel Trattato di non proliferazione nucleare, in Cronache economiche, 1967.

La legge regolatrice del rapporto di lavoro svoltosi all’estero, in Rivista di diritto internazionale privato e processuale, 1968.

Le emissioni postali dell’Ordine di Malta e delle Organizzazioni internazionali, in Diritto internazionale (ISPI), 1968.

Le funzioni dei consoli sulla base della recente legge consolare italiana, in Il diritto dell’economia, 1968.

L’Ordine di Malta, istituzione cavalleresca assistenziale a carattere internazionalein Rivista di diritto internazionale e di politica economica, 1968.

Considerazioni sulla Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento delle sentenze arbitrali straniere, in Rassegna dell’arbitrato, 1969.

La sovranazionalità della Comunità economica europeain Cronache economiche, 1969.

Un progetto di società commerciale europeain Cronache economiche, 1969.

Identité et continuité des sujets internationaux, in Recueil des Cours de l’Académie de droit internationale de La Haye, 1971.

La tutela internazionale degli sfruttamenti minerari sottomarini, in Studi Marittimi, 1984.

 

Voci enciclopediche e contributi in opere collettive

“L’assunzione dei titoli di “Imperatore di Etiopia” e “Re d’Albania” per parte del Re di Italia”in AA.VV., Scritti giuridici in onore di S. Romano, Padova, Cedam, 1940.

“La sopravvivenza dell’ordinamento giuridico antecedente in territorio annesso”, in AA.VV., Scritti di diritto internazionale in onore di Tomaso Perassi, Milano, Giuffrè, 1957.

“Amministrazione fiduciaria”, in Enciclopedia forense, Vol. I, Milano, Vallardi, 1958.

“Consuetudine (Diritto Internazionale)”, in Enciclopedia forense, Vol. II, Milano, Vallardi, 1958.

“Guerra (Diritto Internazionale)”, in Enciclopedia forense, Vol. III, Milano, Vallardi, 1958.

“Blocco bellico”, in Enciclopedia del diritto, Vol. V, Milano, Giuffrè, 1959.

“Confisca (Diritto Internazionale bellico)”, in Novissimo Digesto italiano, Vol. IV, Torino, Utet, 1959.

“Consulta araldica”in Novissimo Digesto italiano, Vol. IV, Torino, Utet, 1959.

“Debellatio”, in Novissimo Digesto italiano, Vol. V, Torino, Utet, 1959.

“Eccellenza”, in Novissimo Digesto italiano, Vol. VI, Torino, Utet, 1960.

“Illecito internazionale”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1959.

“Mare”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1959.

“Mare territoriale”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1959.

“Le Comunità sopranazionali e gli ordinamenti comunitari”, in F. PIERANDREI (a cura di), Studi in onore di Emilio Crosa, Milano, Giuffrè, 1960.

“Neutralità”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1960.

“Occupazione militare”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1960.

“Ostilità”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1960.

“Pace”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1960.

“Protettorato”, in Enciclopedia forense, Milano, Vallardi, 1960.

“Les éléments fédéraux de la Communauté économique du charbon et de l’acier (CECA)”, in P. VELLAS (a cura di), Mélanges en l'honneur de Gilbert Gidel, Parigi, Sirey, 1961.

“Les éléments fédéraux de la Communauté Économique Européenne M.E.C.”, in P. VELLAS (a cura di), Mélanges en l'honneur de Gilbert Gidel, Parigi, Sirey, 1961.

“Il problema della validità in Italia dei matrimoni cattolici esteri”in AA.VV., Raccolta scritti in onore di Arturo Carlo Jemolo, Vol. I, Milano, Giuffrè, 1963.

“La legge regolatrice del rapporto di lavoro svoltosi all’estero”, in AA.VV., Studi in onore di Giuseppe Grosso, vol. IV, Torino, Giappichelli, 1971.

“La cittadinanza comunitaria e i diritti fondamentali dell’uomo”, in AA.VV., Studi in onore di Giuseppe Sperduti, Milano, Giuffrè, 1984.

 

A cura del prof. Edoardo Greppi