Professore ordinario di diritto internazionale nell’Università degli Studi di Torino
Una vita ricca ed
operosa
Giorgio Prospero Cansacchi di Amelia nasce a Pinerolo il 24
giugno 1905, da una
famiglia di antica
nobiltà umbra. La
famiglia Cansacchi è
registrata nel Libro
d’oro della Consulta
Araldica del Regno
d’Italia (ora depositato
presso l’Archivio
Centrale dello Stato)
con i titoli di nobile
di Amelia, conte e
barone di Sant’Angelo di
Castelnuovo (titolo
concesso a Giorgio
Cansacchi dal re Umberto
II, nel 1963). Il padre,
Carlo, è un generale di
cavalleria.
Nel 1925 viene arruolato
quale Allievo Ufficiale
di complemento
d’artiglieria, presso la
Scuola di Corpo d’Armata
di Torino. Lo stesso
anno viene nominato
sergente e posto in
congedo. Richiamato nel
1928, viene promosso
Sottotenente e inviato a
prestare servizio di
prima nomina presso il V
Reggimento di
artiglieria da campagna,
con sede alla Venaria
Reale. Alla fine del
1928 viene nuovamente
posto in congedo,
posizione in cui rimane
fino al 1939. Transita,
quindi, nel Corpo
militari in congedo
della Giustizia militare
e viene poi richiamato
in servizio, con
funzioni di cancelliere,
presso il Tribunale
militare di La Spezia,
incarico che svolge fino
al 1941. Dopo la guerra,
infine, nel 1954 viene
nominato Capitano.
Nel 1927 consegue la laurea in Giurisprudenza
e nel 1929 quella in
Scienze politiche
e amministrative,
all’Università di
Torino.
Nel 1929 pubblica la sua prima monografia, Il
Papa e la Società delle
Nazioni, realizzata
partendo dalla tesi di
laurea.
Avvocato, esercita
dapprima la professione
forense.
nel 1931 viene ammesso
al patrocinio davanti
alla Corte d’Appello di
Torino e nel 1934 a
quello presso la Suprema
Corte di Cassazione.
La sua vera vocazione, tuttavia, è quella accademica. Nel
1937 frequenta il corso
all’Accademia di diritto
internazionale dell’Aja,
diviene libero docente
in Diritto
internazionale e inizia
il tradizionale percorso
che conduce alla
cattedra universitaria.
Nel 1938-39 è professore incaricato all’Università di
Camerino e già l’anno
successivo partecipa con
successo al concorso per
il posto di professore
straordinario indetto
dall’Università di
Catania. Nell’anno
accademico 1940-41 è
straordinario
all’Università di
Macerata e dal 1942
diventa professore
ordinario
nell’Università di
Modena.
Nel 1945 è chiamato a Torino, come professore ordinario di
Istituzioni di diritto
pubblico nella Facoltà
di Economia e Commercio.
Dal 1948 al 1962 è
Preside della stessa
Facoltà.
Influente membro del Senato Accademico, dal 1950 al 1972 è
Pro-Rettore
dell’Università di
Torino. Nell’anno
accademico 1971-72, in
conseguenza della grave
crisi che ha investito
l’Università di Torino,
dirige l’Ateneo con
funzioni di Rettore.
Intanto, nel 1962 è stato chiamato dalla Facoltà di
Giurisprudenza come
professore ordinario di
Diritto internazionale.
Già dal 1951 al 1957
aveva retto la cattedra
che era stata di
Giuseppe Ottolenghi, in
qualità di supplente di
Alessandro Passerin
d’Entrèves, docente
all’Università di
Oxford, e dal 1957 al
1962 era stato
professore incaricato.
Accanto all’insegnamento
costante della sua
materia, il Diritto
internazionale, dal 1956
al 1969 tiene anche per
incarico il corso di
Storia dei trattati e
politica internazionale.
Cansacchi ha sempre
avuto passione per la
storia, e si dedica a
quella dei trattati con
grande passione. Da quel
corso scaturirà un
volume molto apprezzato,
dedicato ai “principi
informatori delle
relazioni
internazionali”.
Dal 1952 al 1975 è docente di Diritto pubblico e diritto
internazionale bellico
alla Scuola
d’Applicazione d’Arma
dell’Esercito. In quegli
anni, la formazione
degli ufficiali
dell’Esercito comporta –
come ancora adesso – un
biennio da allievi
all’Accademia militare,
a Modena, e poi un
triennio “di
applicazione” a Torino.
Gli insegnamenti
militari sono integrati
da alcuni corsi
universitari, tenuti da
docenti dell’Ateneo
torinese. Cansacchi,
figlio di un generale di
cavalleria, si trova
molto bene a Palazzo
dell’Arsenale, e in
quella Scuola insegna
dunque per oltre
vent’anni. Gli succederà
l’allievo professor
Alessandro Marazzi. Dopo
una prima modifica degli
ordinamenti della
formazione militare, i
corsi di diritto
internazionale saranno
tenuti dal professor
Giuseppe Porro e dalla
professoressa Silvia
Cantoni, nell’ambito dei
corsi di laurea in
Scienze strategiche.
Sarà poi l’ultimo
allievo di Cansacchi,
Edoardo Greppi, ad
assumere nel 2016 la
responsabilità della
presidenza della Scuola
Universitaria
Interdipartimentale di
Scienze Strategiche
(SUISS) dell’Ateneo
torinese, continuando
l’impegno dei suoi
maestri Giorgio
Cansacchi e Alessandro
Marazzi.
Fuori ruolo dal 1975, tiene ancora un corso libero parificato
di Diritto
internazionale, fino al
collocamento a riposo
nel 1980. Con decreto
del presidente della
Repubblica del 28
settembre 1981 viene,
quindi, nominato
professore emerito.
Per due volte è chiamato
a tenere un corso
all’Accademia di diritto
internazionale dell’Aja
(nel 1953 e nel 1970
(v.
infra)).
Nel 1967 diviene membro associato e nel 1979 membro dell’Institut
de droit international,
la prestigiosa
istituzione degli
internazionalisti,
fondata e presieduta
all’origine da Pasquale
Stanislao Mancini, primo
titolare della cattedra
torinese dal 1851. Fa
anche parte
dell’Istituto italiano
di diritto
internazionale,
dell’Istituto italiano
di studi legislativi,
della sezione italiana
dell’International Law
Association, ed è socio
corrispondente
dell’Istituto Lombardo
di Scienze e Lettere
(dal 1969).
È socio corrispondente
(1956) e poi socio
(1974), nella classe di
Scienze morali storiche
e filologiche,
dell’Accademia delle
Scienze di Torino,
fondata da Re Vittorio
Amedeo III nel 1783 come
Accademia Reale.
E' anche presidente della Consulta giuridica del
Sovrano Militare Ordine
di Malta, il soggetto di
diritto internazionale
cui Cansacchi dedica
diversi studi.
E' membro della Commissione Araldico-Genealogica
per il Piemonte del
Corpo della Nobiltà
Italiana, dal 1959 al
1973.
Nel 1947 è tra i fondatori della Sezione Piemonte della
Società Italiana per
l’Organizzazione
Internazionale (SIOI),
della quale è dapprima
Segretario (dal 1958) e
Vice-Presidente (dal
1972), e poi Presidente
(dal 1980).
Per diversi anni è
membro della Giunta
provinciale
amministrativa, e fa
parte di numerose
commissioni.
E' membro del Consiglio d’Amministrazione della
Società Reale Mutua di
Assicurazioni e di altre
importanti Società e
Istituzioni.
E' insignito della Medaglia d'oro ai Benemeriti
della Scuola, della
Cultura e dell'Arte
(1959).
è Cavaliere di Gran
Croce dell'Ordine al
Merito della Repubblica
Italiana (1983).
Gran Croce di Onore e
Devozione del Sovrano
Militare Ordine di Malta
(1983).
Gran Croce al Merito
Melitense con placca e
fascia (1961).
Commendatore dell'Ordine
al Merito Civile di
Spagna (1954).
Commendatore dell'Ordine
dei Santi Maurizio e
Lazzaro (1971).
Commendatore dell'Ordine
della Corona d'Italia.
Ufficiale dell'Ordine
Coloniale della Stella
d'Italia (1940). Muore a
Torino il 19 ottobre
1987.
I suoi allievi sono Alessandro Marazzi, Andrea Comba,
Giuseppe Coscia ed
Edoardo Greppi.
Sposato nel 1929 con Eleonora Bertea, ha una figlia, Maria.
Rimasto vedovo molto
giovane nel 1939, nel
1944 sposa Clarita
Borgnini Santi, dalla
quale ha altri due
figli, Elisabetta e
Stefano.
Lo studioso e la sua importante produzione scientifica
«Cansacchi era un
giurista attento,
concreto ed operoso…».
Così scriveva il
professor Riccardo
Monaco (Giorgio Cansacchi,
in Rivista
di diritto
internazionale,
1988, p. 115), all’epoca
emerito dell’Università
di Roma “La Sapienza” e
Segretario Generale
della SIOI. Di Cansacchi
colpisce, infatti, la
vastità e la varietà
degli interessi e della
produzione scientifica,
che si snoda dal diritto
internazionale privato a
quello pubblico, con
articoli, monografie e
manuali pensati ed
esplicitamente destinati
agli studenti.
Dai suoi scritti
emergono evidenti due
grandi pregi: la
versatilità, indice
della curiosità
intellettuale
dell’autore e
dell’inesausta ricerca,
e la chiarezza con la
quale sviluppa i
ragionamenti più
complessi. Queste
qualità valgono a
rendere le sue opere, in
particolare quelle
indirizzate
all’università, un
modello di ottima
didattica per semplicità
e completezza. Cansacchi
scrive "…la mia prosa
non vuole, infatti,
ammantarsi di schemi
astratti, spesso
disattesi dalla pratica
dei governi, ma
piuttosto essere la
riproduzione fedele del
diritto positivo, cioè
della realtà attuale del
fenomeno giuridico
internazionale." (Istituzioni
di diritto
internazionale pubblico,
Torino, 1979, VI ed., p.
4).
La prima pubblicazione
di Giorgio Cansacchi,
che ha origine dalla
tesi di laurea, risale
al 1929 e affronta il
rapporto tra il Papa e
la Società delle
Nazioni. La Santa Sede
sarà poi ancora materia
di due lavori, uno del
1955 sulla continuità di
questa come soggetto di
diritto (“La
continuità dello Stato
Pontificio”,
in Comunicazioni
e studi,
1955), l’altro del 1965
sulle relazioni tra il
Pontefice e l’ONU (“Il
Papa e l’Organizzazione
delle Nazioni Unite”,
in
Diritto internazionale,
1965).
Nel 1936 pubblica una
monografia su L’occupazione
dei mari costieri.
Nel 1936 vede anche la
luce il primo intervento
sull’Ordine di Malta,
argomento al Cansacchi
molto caro (“La
personalità
internazionale del S. M.
O. Gerosolimitano detto
di Malta”,
in Il
diritto ecclesiastico,
1936), preceduto da uno
scritto su
“L’Ordine
di Malta e
le sue commende
familiari
nell’ordinamento
giuridico italiano”
(in
Temi Emiliana,
1935). In argomento
seguiranno altri
scritti:
“Il
diritto di legazione
dell’Ordine di Malta”,
in
Diritto internazionale,
1941.
“Lo
‘status’
dell’Ordine di Malta sul
fondamento della
sentenza cardinalizia
del 24 gennaio 1953”,
in
Il diritto ecclesiastico,
1953.
“Le
emissioni postali
dell’Ordine di Malta e
delle organizzazioni
internazionali”,
in
Diritto internazionale,
1968.
“L’Ordine
di Malta nella recente
giurisprudenza italiana”, in Giurisprudenza italiana,
1981.
“L’Ordine
di Malta soggetto
primario di diritto
internazionale”,
in
Studi in memoria di
Giancarlo Venturini,
Milano, 1984. Il
costante interesse
mostrato al tema della
soggettività
internazionale di questo
ente gli varrà la nomina
a Presidente della
Consulta giuridica
dell’Ordine di Malta.
Nel 1938 pubblica un
ampio lavoro su
“Le
relazioni familiari fra
soggetti di diversa
cittadinanza e la
determinazione della
loro legge regolatrice”.
Nel periodo della
seconda guerra mondiale
pubblica due monografie
sulle presunzioni
in diritto
internazionale (1939)
e sulla notificazione
internazionale come
atto unilaterale (1943).
È del 1939 anche
un’importante opera
sull’adattamento delle
norme straniere (Scelta
e adattamento delle
norme straniere
richiamate),
argomento controverso e
impervio che, però,
stimola la curiosità
intellettuale del
giurista che gli dedica
approfondimenti e studi.
Questi lavori, che si
segnalano per il
rigoroso impianto
sistematico, valgono a
farlo notare come autore
attento e completo, e
fanno sì che la
prestigiosa Academie
de droit international
de La Haye lo
chiami nel 1953 a tenere
un corso in argomento (Le
choix et l’adaptation de
la règle étrangère
dans le conflit de lois).
Un altro campo che
attira l’attenzione del
Cansacchi è quello della
continuità e
dell'identità degli
Stati nell’ordinamento
internazionale. Molte
sono le opere
sull’argomento, tra cui
ricordiamo
“Realtà
e finzione nell’identità
degli Stati” (in
Comunicazioni e studi,
1952),
La continuità dello Stato pontificio (1955), e
“La
sopravvivenza
dell’ordinamento
giuridico antecedente in
territorio annesso” (in
Studi in onore di T.
Perassi, Milano,
1957). Il costante
approfondimento e il
valore delle sue analisi
convincono l’Accademia
de L’Aja a richiamarlo
per tenere un secondo
corso, definito da
Monaco "…originale e
denso…", nel 1970 (Identitè et continuitè des sujets
internationaux).
Cansacchi ha anche la
caratteristica di essere
molto attento e vigile
agli sviluppi
storico-politici e ai
loro riflessi nel
diritto. Infatti si
occupa molto, ad
esempio, delle Comunità
che sorgono in Europa (“Les
éléments fédéraux de la
Communauté économique du
charbon et de l’acier
(CECA)”,
in
Mélanges G. Gidel,
1956.
“Sulle
essenziali
caratteristiche
giuridiche della
Comunità Economica
Europea”,
in
Il diritto dell’economia, 1957.
“Il
futuro Trattato di
fusione delle tre
Comunità economiche
europee”,
in
Diritto internazionale, 1970.
“La
competenza
giurisdizionale
«internazionale»
nell’ambito della
Comunità economica
europea”,
in
Rivista di diritto
internazionale privato e
processuale, 1973.
“La
cittadinanza comunitaria
e i diritti fondamentali
dell’uomo”,
in
Studi in onore di Giuseppe Sperduti, Milano, 1984).
Un altro ambito di
interesse, che coltiva
in numerosi scritti, è
quello dell’araldica,
dei titoli nobiliari
(uso, cognomizzazione
dei predicati, stemmi),
argomenti dei quali è
stato un grande e
riconosciuto esperto. Il
primo di questi studi è
una monografia del
1935, Lo
statuto nobiliare
italiano e il diritto
internazionale
(Pinerolo,
1935).
Seguono
“Giudizio
contenzioso in tema di
aggiunzione di predicati”,
in
Giurisprudenza Italiana,
1951.
“La
‘cognomizzazione’
dei predicati nobiliari
e la loro tutela
giurisdizionale”,
in
Giurisprudenza italiana,
1954.
“I
titoli nobiliari
nell’ambito dello stato
civile, Madrid, 1955.
Consulta araldica”,
in
Novissimo Digesto italiano, 1959.
“Considerazioni
sull’uso degli stemmi
come marchi industriali”,
in
Il Diritto dell’economia,
1962.
“Araldica”,
in
Digesto, Torino,
1987.
Un posto particolare e
importante fra le
principali opere della
copiosa produzione
scientifica del
professore torinese
occupano i testi scritti
per l’università, che
rappresentano un modello
di chiarezza e di
efficacia didattica. Il
corso di diritto
internazionale si avvale
del manuale Istituzioni
di diritto
internazionale pubblico (Giappichelli,
Torino, 1956) che
arriverà a sei edizioni,
fino alla fine della
carriera del professore
(1979, VI edizione) e
dell’agile Nozioni
di diritto bellico,
pubblicato nel 1953
e
arrivato a una sesta
edizione nel 1973. Sul
manuale di
Istituzioni si sono
formate generazioni di
studenti universitari e
sul testo di diritto
bellico, oltre agli
studenti universitari
anche gli ufficiali
allievi della Scuola di
Applicazione. Fedele
anche al diritto
internazionale privato,
nel 1971 pubblica un
volume di
Nozioni di diritto
processuale civile
internazionale.
Riguardo
all’insegnamento di
Storia dei trattati e
politica internazionale,
Cansacchi pubblica un
volume intitolato I
principi informatori
delle relazioni
internazionali,
che nasce da una
trascrizione delle sue
lezioni, per poi
trasformarsi in un’opera
organica molto bella, di
grande respiro
culturale. L’amicizia
con il professor
Riccardo Monaco e
l’impegno
nell’insegnamento del
diritto pubblico nella
Facoltà di Economia e
Commercio di Torino
danno vita a due volumi
sulla costituzione
italiana (La
nuova Costituzione
italiana,
Torino, 1948, e poi fino
a una quinta edizione
nel 1957) e
sull’ordinamento statale
(Lo
Stato e il suo
ordinamento giuridico,
Torino, 1953, e poi fino
a una quinta edizione,
nel 1962). La grande
passione civile che
anima Cansacchi lo porta
anche (come Norberto
Bobbio e altri colleghi)
a scrivere testi di
educazione civica per le
scuole secondarie.
Sono numerosissime anche
le voci enciclopediche,
che le direzioni del Novissimo
digesto italiano,
dell’Enciclopedia
del diritto
e dell’Enciclopedia
forense
gli chiedono di
redigere. Tra queste
meritano di essere
ricordate quelle sulla
successione fra Stati,
sullo Stato (diritto
internazionale),
sull’U.E.O. (Unione
Europea Occidentale),
sulla riparazione
internazionale, sul
Parlamento europeo, e
ancora su
Amministrazione
fiduciaria, guerra,
blocco bellico,
confisca, debellatio,
illecito internazionale,
mare, mare territoriale,
neutralità, occupazione
militare, pace,
protettorato.
Il professor Monaco
conclude il citato
ricordo per la
Rivista di diritto
internazionale
tratteggiando i
caratteri dell’uomo: “In
Cansacchi si riconosceva
il vero signore, nello
stile, nel comportamento
e nei modi. Sensibile,
corretto, leale,
naturalmente semplice
d’animo, pacato ed
equilibrato, invitava
alla confidenza ed alla
mutua comprensione
coloro che avevano la
ventura di operare o di
stare con lui. Ne
possono testimoniare i
colleghi e gli
innumerevoli allievi che
ebbero dimestichezza con
lui”.
Principali opere
Monografie
Il Papa e la
Società delle Nazioni, Torino,
F.lli Bocca, 1929.
Scelta e adattamento delle norme straniere richiamate, Torino,
Istituto Giuridico della R. Università, 1929.
Lo statuto nobiliare italiano e il diritto
internazionale, Pinerolo,
Libreria editrice Pietro
Tajo, 1935.
L’occupazione dei mari costieri, Torino,
Giappichelli, 1936.
La devoluzione dei beni vacanti allo Stato e la
sfera di applicazione
del diritto privato, Napoli,
Jovene, 1939.
Le presunzioni nel diritto internazionale.
Contributo allo studio
della prova nel processo
internazionale, Napoli,
Jovene, 1939.
La notificazione internazionale, Milano,
Ispi, 1943.
(con R. Monaco) Corso di diritto
pubblico, V
ed., Torino,
Giappichelli, 1947.
Elementi di legislazione scolastica con
particolare riguardo
all’istruzione
elementare, Torino,
Gheroni, 1955.
I titoli nobiliari nell’ambito dello stato
civile, Madrid,
Instituto Internacional
de Genealogia y
Heraldica, 1955.
(con R. Monaco)
La nuova Costituzione
italiana, VII
ed., Torino,
Giappichelli, 1957.
(con R. Monaco), Lo Stato ed il suo ordinamento giuridico:
Istituzioni di diritto
pubblico,
IX ed., Torino,
Giappichelli, 1962.
Storia dei trattati e politica internazionale: I
principi informatori
delle relazioni
internazionali, Torino, Giappichelli,
1965.
Nozioni di diritto internazionale bellico, Torino,
Giappichelli, 1968.
I principi informatori delle relazioni
internazionali: Storia
dei trattati e politica
internazionale,
Torino, Giappichelli,
1969.
(con G. Ferroglio) Corso di istituzioni di diritto pubblico,
IV ed., Torino,
Giappichelli, 1979.
(con A. Marazzi) Istituzioni di
diritto internazionale
pubblico,
VI ed., Torino,
GIappichelli, 1979.
Sovranità e diritti sovrani,
Milano, Giuffrè, 1987
Saggi e articoli in
periodici
“Competenza dell’autorità giudiziaria italiana
ed immunità
giurisdizionale circa un
rapporto di impiego
riferibile ad un
soggetto di diritto
internazionale”, in Massimario
di Giurisprudenza del
lavoro,
1934.
“L’Ordine di Malta e le sue commende familiari
nell’ordinamento
giuridico italiano”, in Temi Emiliana,
1935.
“La personalità internazionale del
Sovrano Ordine Militare
di Malta”,
in Il
diritto ecclesiastico,
1936.
“
Le relazioni familiari tra soggetti di diversa cittadinanza”, in Annali Facoltà giuridica Università di Camerino, 1936.
“Il contratto di impiego privato nel diritto
internazionale privato
italiano”, in Rivista
del lavoro,
1937.
“Il primo triennio di applicazione
giurisprudenziale della
Convenzione
italo-svizzera 3.11.1933”, in Rivista
di diritto matrimoniale,
1937.
“Funzione certificatrice esplicata del
procuratore legale
italiano all’estero e
questioni sulla sua
validità”, in Rivista
di diritto
internazionale,
1938.
“Le relazioni famigliari fra soggetti di
diversa cittadinanza e
la determinazione della
loro legge regolatrice”, in
Annali della Facoltà giuridica dell'Università di camerino,
1938.
“L’extraterritorialità dell’Arcibasilica
Lateranense e questioni
relative alla competenza
giurisdizionale italiana”, in Massimario
di Giurisprudenza del
lavoro,
1938.
“Le presunzioni nel diritto internazionale”,
in Annali
Facoltà giuridica
Università di Camerino,
1939.
“L’interpretazione dottrinaria e
giurisprudenziale degli
Accordi di Roma del
06.IV.1922”, in Rivista
di diritto
internazionale,
1939.
“Scelta e adattamento delle norme straniere
richiamate”,
in Memorie
dell’Istituto giuridico
dell’Università di
Torino,
1939.
“Gli stranieri, i contratti collettivi di lavoro e l’inquadramento sindacale in Italia”, in Diritto del lavoro, 1939.
“Il concetto di ente pubblico nell’art. 1 n.4
R.D. 21 maggio 1934
n. 1073”, in Massimario
di Giurisprudenza del
lavoro,
1939.
“Se gli stranieri possano essere destinatari
delle norme portate dai
contratti collettivi di
lavoro”, in Diritto
del lavoro,
1939.
“Deferibilità del giuramento decisorio agli
organi di Stati
stranieri”, in Foro
italiano,
1940.
“I poteri del giudice internazionale rispetto
alla risoluzione della
questione di diritto”, in Jus Gentium,
1940.
“La legge bancaria tedesca 30 agosto 1924 e la
sua applicazione in
Italia”, in Rivista
di diritto privato,
1940.
“L’unione dell’Albania con l’Italia”, in Rivista
di diritto
internazionale,
1940.
“Riflessi penalistici del Trattato Lateranense”, in Quaderni
de “La Corte d’Assise”,
1940.
“Il diritto di legazione dell’Ordine di Malta”, in Diritto internazionale, 1941.
“La luogotenenza generale in Albania”,
in Jus,
1941.
“Osservazioni alla rassegna di giurisprudenza
italiana di diritto
internazionale privato
Anno 1939”, in Giurisprudenza
comparata di diritto
internazionale privato,
1942.
“Giudizio di delibazione e frode processuale”, in Giurisprudenza
comparata di diritto
internazionale privato,
1943.
“Note e osservazioni alla rassegna di
giurisprudenza belga in
materia di diritto
internazionale privato
Anni 1938/1941”, in Giurisprudenza
comparata di diritto
internazionale privato,
1943.
“Osservazioni alla rassegna di giurisprudenza
Jugoslava in materia di
diritto internazionale
privato Anni 1932/1938”, in Giurisprudenza
comparata di diritto
internazionale privato,
1943.
“Dichiarazioni recettizie e non recettizie in
diritto internazionale”, in
Archivio giuridico, 1944.
“Le banche agenti ed aggregate”,
in Moneta
e credito,
1949.
“Il riconoscimento delle sentenze emesse nella
zona “A” del territorio
libero di Trieste”, in Rivista trimestrale di diritto e procedura
civile,
1950.
“La “Risurrezione” della Cecoslovacchia”,
in Giurisprudenza
italiana,
1950.
“L’efficacia delle sentenze penali
anglo-americane in
seguito alla cessazione
del regime armistiziale”, in Foro
padano,
1950.
“Proposte concrete per una nuova legge”,
in Rivista
trimestrale di diritto e
procedura civile,
1950.
“Radicale trasformazione del fondo e sua
incompatibilità con la
continuazione del
contratto agrario in
corso”, in Foro
padano,
1950.
“Giudizio contenzioso in tema di aggiunzione
di predicati”,
in Giurisprudenza
Italiana 1951.
“La delibazione delle sentenze estere di
annullamento e di
divorzio nella recente
giurisprudenza italiana”,
in Foro
Padano,
1951.
“La resurrezione dell’Austria”,
in Rassegna
di diritto pubblico,
1951.
“Le due zone del territorio libero di Trieste
e il giudizio di
delibazione”, in Giurisprudenza italiana,
1951.
“
L’occupazione germanica nella “zona d’operazioni delle Prealpi” ed i suoi effetti nell’ordinamento giuridico italiano”, in Foro Padano, 1951.
“Reparto militare italiano al servizio del
governo militare
anglo-americano”, in Giurisprudenza
italiana,
1951.
“Annullamento di annessione e consequenziale
annullamento di
cittadinanza”, in Giurisprudenza
italiana,
1952.
“Esenzione fiscale ed occupazione bellica”, in Giurisprudenza
italiana,
1952.
“L’évolution depuis 1945 du droit italien en matière de reconnaissance et d’exécution des décisions étrangères d’annulation de mariage et de divorce”, in Revue critique de droit international privé, 1952 .
“Responsabilità dello Stato italiano e
situazione armistiziale”,
in Foro
padano,
1952.
“Il potere dello Stato occupante di modificare
l’organizzazione
giudiziaria in
territorio occupato”, in Archivio penale,
1953.
“Le choix et l’adaptation
de la règle étrangère
dans le conflit des lois”,
in Recueil
des cours de
l’Académie de droit
internationale de La
Haye, 1953.
“Realtà e finzione nell’identità degli Stati”, in Comunicazioni
e studi del diritto
internazionale e
straniero
dell’Università di
Milano,
1953.
“
Apolidia e accertamento giudiziario della medesima”, in Giurisprudenza italiana, 1954.
“Immunità giurisdizionale di Stato estero e
riconoscimento del
carattere pubblicistico
dell’attività esplicata
da tale Stato per parte
dello Stato del foro”, in Giurisprudenza
italiana,
1954.
“La ‘cognomizzazione’
dei predicati nobiliari
e la loro tutela
giurisdizionale”,
in Giurisprudenza
italiana,
1954.
“La NATO e la giurisdizione italiana”, in Giurisprudenza
italiana,
1954.
“L’immunità giurisdizionale dell’Ordine di
Malta”, in Giurisprudenza
italiana,
1954.
“Sullo “Stato di appartenenza” dei comandi
giuridici nei
trasferimenti
territoriali”, in Rivista
di diritto
internazionale,
1954.
“Adozione estera ed ordine interno pubblico”, in Giurisprudenza
italiana,
1955.
“Il fatto economico nell’ordinamento interno
ed internazionale”, in Il
diritto dell’economia,
1955.
“La continuità dello Stato pontificio”,
in Comunicazioni
e studi del diritto
internazionale e
straniero
dell’Università di
Milano,
1955.
“La soggettività internazionale dell’Ordine di
Malta in una recente
sentenza ecclesiastica”, in Rivista
di diritto
internazionale,
1955.
“The choice and adaptation of foreign law in
the conflict of law”,
in Recueil
des Cours de l’Académie
de droit internationale
de La Haye, 1955.
“Il
contratto di impiego dei
dipendenti di enti
internazionali”,
in Il
diritto dell’economia,
1956.
“Inefficacia extraterritoriale delle confische
di marchi d’azienda
operate da leggi
nazionalizzatici”,
in Rivista
di diritto commerciale,
1956.
“L’immunità giurisdizionale degli appartenenti
alle forze militari
straniere ed immunità
giurisdizionale dello
Stato della bandiera”, in Giurisprudenza
Italiana,
1956.
“Qualificazione dei fatti e qualificazione di
norme”,
in Rivista
di diritto civile,
1956.
“L’insegnamento del diritto dell’economia”,
in Il
diritto dell’economia,
1957.
“Sulle essenziali caratteristiche giuridiche
della Comunità Economica
Europea”, in Il
diritto dell’economia,
1957.
“I termini giuridici e politici della
controversia di Suez”, in Oriente
moderno,
1957.
“Le nazionalizzazioni delle società commerciali
nei Paesi a regime
comunista e
la loro rilevanza negli
ordinamenti degli Stati
capitalistici”,
in Il
diritto dell’economia,
1957.
“Le attuali rivendicazioni internazionali in
tema di piattaforma
continentale”,
in Il
diritto dell’economia,
1958.
“A proposito della proposta fondazione di una
“Scienza della
legislazione””, in Il
diritto dell’economia,
1960.
“Impegni internazionali ed autonomia regionale”,
in Giurisprudenza
Italiana,
1960.
“L’esenzione degli Israeliti italiani
dall’imposta
straordinaria sul
patrimonio in base
all’art. 78 n. 6 e 9 del
Trattato di pace 10
febbraio 1947”, in Diritto e pratica tributaria,
1960.
“Osservazioni sul progetto di legge in tema di
cittadinanza”,
in Rivista
di diritto
internazionale,
1960.
“Le comunità sopranazionali”, in Annali
Facoltà Giuridica
Università di Camerino,
1961.
“Le imprese comuni nell’ambito della Comunità
Europea dell’energia
atomica”, in Il diritto dell’economia,
1961.
“Le licenze di vendita dei magazzini a prezzo
unico, dei supermarkets
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vendita a self-service”, in Il diritto dell’economia,
1961.
“Considerazioni sull’uso degli stemmi come
marchi industriali”, in Il
Diritto dell’economia, 1962.
“Il problema della validità dei matrimoni
cattolici contratti
all’estero”,
in Diritto dell’economia,
1963.
“L’infortunio sul lavoro del cittadino
italiano all’estero”,
in Il
diritto dell’economia,
1963.
“Sull’estradizione di un apolide residente in
Italia in base alla
Convenzione di
estradizione
italo-statunitense del
23 marzo 1868 ampliata
con scambio di nota 16
aprile 1946”, in Giurisprudenza
Italiana,
1963.
“Gli investimenti esteri nella comunità
internazionale attuale”,
in Il
diritto dell’economia,
1964.
“Il Papa e l’Organizzazione delle Nazioni
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internazionale (ISPI),
1965.
“Ancora in tema di cognomizzazione dei
predicati nobiliari”,
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italiana,
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“Luci e ombre nel Trattato di non
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in Cronache
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“La legge regolatrice del rapporto di lavoro
svoltosi all’estero”,
in Rivista
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internazionale privato e
processuale,
1968.
“Le emissioni postali dell’Ordine di Malta e
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in Diritto internazionale (ISPI),
1968.
“Le funzioni dei consoli sulla base della
recente legge consolare
italiana”,
in Il
diritto dell’economia,
1968.
“L’Ordine di Malta, istituzione cavalleresca
assistenziale a
carattere internazionale”, in Rivista di diritto internazionale e di politica
economica,
1968.
“Considerazioni sulla Convenzione di New York
del 1958 sul
riconoscimento delle
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straniere”,
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dell’arbitrato,
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“La sovranazionalità della Comunità economica
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“Un progetto di società commerciale europea”, in Cronache
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“Identité et continuité
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“Amministrazione fiduciaria”,
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“Confisca (Diritto Internazionale bellico)”,
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“Consulta araldica”, in Novissimo
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“Mare”, in Enciclopedia
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“Ostilità”, in Enciclopedia
forense,
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“Pace”, in Enciclopedia
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“Protettorato”, in Enciclopedia
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“Les éléments fédéraux de la Communauté économique
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Gilbert Gidel,
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“Les éléments fédéraux de la Communauté
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M.E.C.”, in P. VELLAS (a
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en l'honneur de Gilbert
Gidel, Parigi,
Sirey, 1961.
“Il problema della validità in Italia dei matrimoni cattolici esteri”, in AA.VV.,
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“La legge regolatrice del rapporto di lavoro svoltosi all’estero”,
in AA.VV., Studi
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“La cittadinanza comunitaria e i diritti fondamentali dell’uomo”,
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Sperduti, Milano,
Giuffrè, 1984.
A cura del prof.
Edoardo Greppi